Il percorso di Boniviri verso un olio a emissioni zero
Le emissioni di gas serra, che hanno generato il fenomeno del riscaldamento globale, sono causa di eventi climatici estremi come alluvioni, siccità, desertificazione, ondate di caldo e di freddo.
Nonostante l’agricoltura continui a svolgere un insostituibile ruolo di mitigazione, fornendo un contributo strategico nell’assorbimento di CO2 dall’atmosfera, tramite il loro intero ciclo di vita anche i prodotti agricoli possono causare un impatto sul riscaldamento climatico.
Ad esempio, uno studio di settore ha mostrato come "l’analisi del ciclo di vita degli oli extra vergine d’oliva ha messo in evidenza che le fasi maggiormente impattanti della filiera (per il 50-65%) sono quelle legate alla coltivazione delle olive, per il 20-25% alla produzione dei materiali d’imballaggio, per il 16% alla distribuzione via camion del prodotto finito, per il 5% al confezionamento del prodotto finito (dovuto al consumo di elettricità), per il 3-5% all’estrazione dell’olio (dovuto sempre al consumo di elettricità)" (1).
Boniviri si è impegnata ad azzerare l'impatto di gas ad effetto serra del proprio olio extravergine d'oliva. Come?
- Durante il secondo semestre del 2020, Boniviri ha attivato un processo di raccolta dei dati relativi alla propria filiera produttiva, coinvolgendo una delle aziende agricole partner e un frantoio nella compilazione di un questionario dettagliato.
- Una volta ottenuti ed elaborati i dati, durante il primo semestre del 2021, Boniviri sarà in grado di comprendere quante emissioni ha generato in media la produzione di una bottiglia di olio.
- Successivamente, grazie a questi calcoli, Boniviri sarà in grado di compensare le emissioni generate tramite progetti di riforestazione in Italia: piantare un albero significa infatti catturare CO2 dall'atmosfera.
Nel frattempo Boniviri si è impegnata a prendere delle scelte responsabili e attente riguardo alla propria filiera e al proprio packaging.
Ad esempio, le bottiglie di Boniviri, con alta percentuale di vetro riciclato, sono prodotte a Marsala, in Sicilia, non lontano dalla propria sede e dai frantoi partner del progetto. Questo permette di ridurre l'impatto di carbon footprint legato al trasporto delle bottiglie che spesso vengono acquistate da vetrerie del nord Italia o europee, inviate in Sicilia, per poi essere utilizzate e rispedite al cliente finale.
Le scelte di Boniviri, così come le tue, possono fare la differenza per raggiungere il nostro obiettivo comune: un olio a emissioni zero.
(1) Fonte: http://www.econewsweb.it/it/2015/03/19/olio-extravergine-impronta-ambientale/#.Xq6W0BMzYWo.