Il fenomeno dello spreco alimentare è una delle grandi contraddizioni del nostro sistema alimentare: ogni anno milioni di tonnellate di cibo vengono buttate mentre una parte significativa della popolazione vive in condizioni di insicurezza alimentare. Si tratta di un tema dal forte impatto sia sociale che ambientale.
Sotto quest’ultimo fronte, si stima che se lo spreco alimentare mondiale fosse una nazione, sarebbe la terza al mondo per quantità di emissioni di CO2. Il cambiamento climatico è sia una delle conseguenze delle emissioni di CO2 derivanti dallo spreco alimentare, sia paradossalmente una delle cause: l’andamento altalenante del clima ha infatti un impatto negativo sulle produzioni agricole, rendendole meno resistenti, in particolare le colture estive in pieno campo. Questo comporta sprechi alimentari che avvengono lungo tutta la filiera che va dal campo alla tavola.
Per contribuire a rompere questa spirale di causa-effetto, abbiamo raccolto in questo articolo 7 azioni che ognun* di noi può adottare per ridurre lo spreco alimentare in casa, diventando sempre più parte della soluzione e meno del problema:
1) FAI LA LISTA DELLA SPESA
Fare una lista degli articoli da acquistare ti aiuterà a ridurre l'acquisto d'impulso e di conseguenza anche lo spreco di cibo. L’acquisto di quantità all’ingrosso può essere conveniente ma è dimostrato che porti a maggiori sprechi alimentari, e di conseguenza anche economici per alimenti che non vengono poi consumati.
2) CONSERVA CORRETTAMENTE I CIBI
Gran parte dello spreco a livello casalingo avviene a causa di deterioramenti evitabili con una conservazione corretta. Per evitarli organizza frigo e dispensa sulla base delle date di scadenza, così ti sarà facile consumare prima ciò che ha una scadenza vicina, dando precedenza ai cibi deperibili. Puoi verificare le condizioni ottimali di conservazione per garantire una shelf life adeguata: sapevi ad esempio che patate, pomodori, aglio, aglio, cetrioli e cipolle non dovrebbero essere refrigerati? E che alcuni alimenti (come banane, pomodori, pesche, pere, cipolle) producono etilene che induce la maturazione e potrebbe causare deterioramento prematuro di frutta ed ortaggi?
3) USA VISTA ED OLFATTO
Per quanto la data di scadenza sia un’indicazione di garanzia della sicurezza alimentare, può accadere che alimenti scaduti da poco o in scadenza siano sicuri al consumo. Oltre al controllo della data, usa la vista e l’olfatto per ispezionare gli alimenti e verificare se si possono ancora consumare.
4) DAI NUOVA VITA AL SURPLUS
Essiccare, frullare, inscatolare e conservare sono tutte strategie per far durare più a lungo il cibo. La frutta fresca, la più sprecata a livello casalingo, si trasforma in conserva (per apprezzarla anche quando non in stagione) e frullato, le bucce degli ortaggi diventano chips e brodi, il pane raffermo torna saporito in impanature, zuppe e burger. Anche il congelamento può essere una via: quasi tutto infatti si può congelare, dalle erbe aromatiche acquistate fresche in quantità, ai brodi, il vino…
5) MANGIA TUTTE LE PARTI
Prima di buttare via prova a pensare se lo scarto che hai tra le mani può diventare il protagonista del tuo prossimo piatto. Negli ortaggi quasi tutte le parti si possono consumare e se non le consumi è perché forse non hai ancora trovato un modo per renderle squisite. Steli, gambi e foglie degli ortaggi possono essere frullati, arrostiti per renderli croccanti oppure usati per preparare brodo vegetale. I semi di zucca sono ottimi al forno, con le foglie delle carote puoi preparare un ottimo pesto.
6) COMPRA LOCALE
Oltre al supporto che darai a produttori e produttrici locali, scegliere alimenti di stagione e prodotti localmente ne riduce il trasporto, che se prolungato può determinare alterazioni che rendono i cibi non più adatti al consumo.
7) NON BADARE ALL’ESTETICA
L’offerta della grande distribuzione di frutta e verdura impeccabile ha creato una domanda dei consumatori sempre più distorta: nessuna mela è uguale ad un’altra, anche se al supermercato potrebbe sembrare così. Le aziende agricole lo sanno, eppure si sono dovute adeguare a questa domanda di prodotti standard in colore e calibro, scartando cibo perfettamente buono ma non in linea con i dettami cosmetici delle grandi catene. Per sviluppare una domanda controcorrente, richiedi alla tua azienda di fiducia, contadin* o anche nel punto vendita dove ti rechi di solito se ci sono alimenti leggermente imperfetti che puoi acquistare.
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Lo spreco alimentare a livello domestico è aumentato dal 2023 al 2024, raggiungendo e superando i 600 grammi pro capite a settimana (Waste Watcher, 2024). Per ridurre lo spreco è importante ragionare in ottica di prevenzione, riflettendo sulle abitudini di spesa e consumo.
La programmazione dei pasti e della spesa è essenziale per prevenire lo spreco, eppure secondo l’indagine di Waste Watcher, queste azioni sono anche le meno attuate. Con questa lista speriamo di aver ispirato l'azione, così che ognun* di noi sia consapevole del proprio impatto ed agisca per contenerlo.